ABO Love Therapy è l’incontro con Achille Bonito Oliva, Elio Fiorucci e Silvia Evangelisti direttrice Arte Fiera. ABO Love Therapy in Arte Fiera 2010 evento a cura di Parallelo42 per la presentazione di una delle nostre edizioni limitate Parallelo42_09 Immagine.
Del prezioso e divertente incontro con Evangelisti, Bonito Oliva, Fiorucci, ASCOLTA L’AUDIO!
incontro prezioso, divertente e affollato, concluso con un gustoso aperitivo Marramiero.
Di seguito brevissimo stralcio dell’intervista pubblicata nella raccolta.
Mariantonietta Firmani l’idea di raccontare di un Amore che sia panacea di tutti i mali, ci sembra tanto straordinaria quanto attuale ed urgente. In un momento in cui tutti i valori culturali che hanno condotto alla contemporaneità si sono irrimediabilmente sgretolati nel disastro economico. Ovvero nella guerra senza fine tra oriente e occidente, tra ricchi e poveri, tra fame e consumismo, e molto altro. Lasciando un profondo vuoto di senso a tutti i livelli sociali e nelle relazioni tra persone. Allora con gli Autori Gillo Dorfles, Elio Fiorucci e Giovanni Allevi abbiamo provato a parlare dell’amore, dei tanti modi d’amore che ci sono nella società. […] Allora dove si è creato questo scollamento tra aumento del benessere volto alla pace, e dilagare di guerre sempre più folli?
Gillo Dorlfes oggi abbiamo un enorme sviluppo di nuovi mezzi tecnologici elettronici. Quindi è data un’enorme possibilità di accesso all’arte anche a una quantità di persone che una volta non potevano avvicinarsi alla cultura. D’altro canto però, purtroppo, la nostra società è ancora molto arretrata per quanto riguarda il rapporto interpersonale. E questo spiega anche l’enorme quantità di delitti, mostruosità, incomprensioni soprattutto politiche che avvelenano anche la nostra società.
Elio Fiorucci è esattamente quello che penso io. Cioè scienza e tecnologia, e tutto quello che è stato inventato perché ci sia una comunicazione sempre più allargata e capace di potenziare la creatività dell’individuo funzionano. Ma questo non vuol dire che funziona il sistema politico amministrativo dei popoli, dove ancora regna l’ignoranza e la dittatura. La follia degli squilibri sociali che c’era nel secolo scorso è cambiata anche molto poco in questo secolo.
Sono cambiati i mezzi tecnologici ma la cultura della gente e la mostruosità dei meccanismi di potere sono gli stessi. Sono reduce da un viaggio in Corea che è divisa a metà tra una dittatura mostruosa da un lato e un esperimento di mercato dall’altro. Le due cose non sono belle, né l’una né l’altra. Cioè quelli sopra sono mostri viventi e quelli sotto sono travolti da un consumismo esasperato, senza regole. Così che il popolo non riesce ancora, con le guide politiche che ci sono, a trovare delle strade comunitarie, e la gente è sola.
Giovanni Allevi intanto vi ringrazio di avermi invitato ad un dialogo con queste personalità così importanti. Sono davvero onorato di questo. Io ho un punto di vista differente che parte dal presupposto per cui io vivo la mia vita come individuo e l’esistenza mi circonda come mistero. […]
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