Adriano Favole Francesca Dominici

Il prezioso incontro con Adriano Favole antropologo e Francesca Dominici biostatistica. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it

Con Adriano Favole e Francesca Dominici parliamo di relazioni tra cultura, potere e creatività, tra potenza dei dati e umiltà. Molti spunti ampli e concreti nell’incontro straordinariamente denso e leggero. Non si può costruire un pensiero sull’umano prendendo ad esempio una sola catena genealogica di società. Inoltre, la statistica è la possibilità di studiare l’aspetto matematico della vita, ma la gestione dei dati può essere un’arma molto pericolosa se nelle mani sbagliate.

Ed anche, è necessario implementare attività culturali che incrementino la consapevolezza delle scelte, perché le tecnologie impattano sulle culture in modi diversi e imprevedibili. Tuttavia l’umanità è un insieme di possibilità e nulla è ineluttabile. Infatti, gli algoritmi non sanno distinguere le cause di un fenomeno, né proiettarsi nel futuro come sempre fanno gli esseri umani. Perciò è fondamentale far interagire il progetto tecnologico con l’aspetto filosofico ed emotivo. Prestigio sociale e ricchezza economica non sono intercambiabili nelle società originali, e molto altro.

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BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI
Adriano Favole Antropologo, Docente di Antropologia culturale e Cultura e potere all’Università di Torino, dove è stato Vice Direttore per la Ricerca presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società. Direttore del Laboratorio “Arcipelago Europa” che si occupa di isole e territori dell’Oltremare europeo.

Dopo la laurea in Filosofia presso l’Università di Torino nel 1994, dal 2004 ricercatore in Discipline Demoetnoantropologiche, ha insegnato nelle Università di Milano, Genova e Bologna e in Nuova Caledonia. Inoltre, ha viaggiato e compiuto ricerche a Futuna (Polinesia occidentale), in Nuova Caledonia, a Vanuatu, in Australia e a La Rèunion (Oceano indiano). Inoltre ha condotto numerose ricerche sui processi acculturativi attivati dal contatto con le società nazionali, approfondendo temi di formazione e percezione nel mondo nativo, concetti di cittadinanza e democrazia. Autore di studi di antropologia museale e sull’antropologia del corpo e della morte.

I suoi ambiti di ricerca principali sono l’antropologia politica, l’antropologia del corpo e l’antropologia del patrimonio. Collabora con La lettura del Corriere della Sera. Tra i suoi numerosi saggi vanno citati: Le fucine rituali: temi di antropo-poiesi (1996). La palma del potere: i capi e la costruzione della società a Futuna (Polinesia occidentale) (2000). Resti di umanità: vita sociale del corpo dopo la morte (2003). Isole nella corrente: il Pacifico francofono. Temi e prospettive di ricerca (a cura di, 2007); Oceania: isole di creatività culturale (2010). Trelilu: opera buffa alla piemontese (2013); La bussola dell’antropologo (2015); Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura (2018); L’Europa d’Oltremare (2020). Il mondo che avrete. Virus, Antropocene, Rivoluzione (con F. Remotti e M. Aime, 2020).

Francesca Dominici, PhD è co-direttore dell’Harvard Data Science Initiative, presso l’Università di Harvard e del Clarence James Gamble Professor of Biostatistics, Population and Data Science presso l’Harvard T.H. Scuola di Sanità Pubblica Chan.

Inoltre, è membro eletto della National Academy of Medicine e della International Society of Mathematical Statistics. Esperta di inferenza causale, apprendimento automatico, statistica bayesiana. Dirige un gruppo interdisciplinare di scienziati con l’obiettivo finale di affrontare importanti questioni di scienze della salute ambientale, cambiamenti climatici e scienze biomediche. Le sue ricerche hanno fornito alla comunità scientifica e ai responsabili politici solide prove sugli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico, acustico e del cambiamento climatico. I suoi studi hanno avuto un impatto diretto e sistematico sulla politica della qualità dell’aria.

Con più di 220 pubblicazioni scientifiche è nell’elenco Thomson Reuter 2019 dei ricercatori più citati, classificandosi nell’1% dei migliori scienziati citati nel suo campo. Il suo lavoro è stato seguito da New York Times, Los Angeles Times, BBC, Guardian, CNN e NPR. Nell’aprile 2020 ha ricevuto il Karl E. Peace Award for Outstanding Statistical Contributions for the Betterment of Society dall’American Statistical Association. Sostenitrice dell’avanzamento di carriera delle facoltà femminili. Il suo lavoro nel Comitato sulla condizione delle donne, della Johns Hopkins University, le è valso il premio per il riconoscimento della diversità campus 2009. Al T.H. Chan School of Public Health, ha guidato il Committee for the Advancement of Women Faculty.

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