Mario Cucinella Virginia Stagni

In questo audio il prezioso incontro con Mario Cucinella Architetto e Virginia Stagni Head of Business Development Financial Times. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it.

Con Mario Cucinella e Virginia Stagni parliamo di architettura e informazione tra valori e volumi. Progettare è voce del verbo amare e le città sono atti di fede della comunità, per questo la competizione alla bellezza è un motore meraviglioso. I nuovi media comportano grande frammentazione e il pericolo è nella coincidenza tra opinioni e dati. Impatto zero nella natura è un ossimoro, ma si può migliorare la performance utilizzando la leggerezza del mondo digitale e la terra che è ovunque. Nelle pieghe del passato si nasconde la conoscenza del futuro attraverso l’ibridazione del tempo, considerando che troppa tecnologia toglie conoscenza agli architetti come all’umanità. Le nuove generazioni hanno una consapevolezza ambientale che non esisteva trent’anni fa, e dallo scontro ontologico tra generazioni nascono occasioni di sostenibilità economica. La rigenerazione urbana non può che partire da un ascolto sociale, impiegando empatia per superare le discriminazioni, e molto altro.

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BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI
Mario Cucinella Architetto, laurea in Architettura all’Università di Genova 1987, fonda lo studio Mario Cucinella Architects, a Parigi, nel 1992, a Bologna, nel 1999. La sua strategia si fonda su gruppi multidisciplinari di lavoro in cui l’approccio integrato alla progettazione, rende possibile lo sviluppo di progetti a scale diverse. I suoi progetti spaziano: dal design industriale, alle ricerche tipologiche e tecnologiche su edifici con varie destinazioni d’uso. Dallo studio sulle strategie ambientali per il controllo climatico ai grandi progetti urbani.

I progetti MCA sono caratterizzati da innovazione tecnologica, salvaguardia ambientale e sostenibilità architettonica, attraverso progetti di ricerca a livello europeo. Uno dei principali temi affrontati, riguarda l’utilizzo razionale dell’energia negli edifici, progettati con i più semplici criteri di efficienza e di riduzione delle emissioni. Edifici capaci di interagire con il contesto ambientale e di trarne linfa vitale, nel totale rispetto delle risorse naturali.

Partecipa a grandi concorsi internazionali, ricevendo numerosi riconoscimenti. Tra i progetti più significativi: Sino Italian Ecological Building a Pechino; la nuova Sede del Comune di Bologna; la nuova sede Istat di Roma. The Koo Lee Institute, Centre for Sustainable Energy Technologies, Ningbo, Cina; il nuovo quartier generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente a Ferrara. Campidoglio II a Roma; il direzionale Renco a Pesaro; la stazione Villejuif – Léo Lagrange della metropolitana di Parigi. la Stazione Marittima di Otranto e la sede de iGuzzini Illuminazione a Recanati.

Insieme all’attività di progettazione architettonica, Mario Cucinella si dedica alla ricerca e allo sviluppo di prodotti di design industriale e all’attività didattica, ricoprendo il ruolo di Visiting Professor all’Università di Nottingham. Tiene inoltre regolarmente conferenze in Italia e all’estero. Tra i riconoscimenti ricevuti: Mipim Green Building Award 2009 (Cannes, Francia), Architectural Review Future Projects Award 2009 (Cannes, Francia), Energy Performance+Architecture Award (Parigi, 2005) e Special Award for the Environment da Cityscape World Architecture Congress (Dubai, 2005), Outstanding Architect 2004 dal World Renewable Energy Congress (Denver, USA) e il Premio per l’architettura 1999 dalla Akademie der Künste di Berlino.

Virginia Stagni Laurea in Economia e Management per Arte, Cultura e Comunicazione all’Università Bocconi di Milano, ottiene un Master in Media and Communications alla London School of Economics (entrambe con borse di studio). Oggi è Head of Business Development e FT Talent Director per il Financial Times. Il suo ruolo è centrale nella strategia di crescita del giornale anglosassone, considerata figura chiave nel mantenere il Financial Times uno dei mediagroup più innovativi sul mercato. È la più giovane manager in 133 anni di storia del Financial Times.

Sbarcata ad FT nel 2017, è la prima imprenditrice all’interno del giornale. Il suo ruolo consiste infatti nel ricercare nuove idee di business e opportunità di crescita ispirate alla sostenibilità del modello di business FT. Pone particolare attenzione su futuri lettori (specialmente donne e under 30) e sull’acquisizione di giovani talenti per l’azienda. Fondatrice e direttrice di FT Talent Challenge, hub innovativa che attrae centinaia di giovani studenti e professionisti da tutto il mondo, e dai background più diversi: etnicamente, socialmente, economicamente). FT Talent Challenge, nato nel 2018, genera nuovi posti di lavoro, e inoltre attrae più del 30% dall’interno di vari dipartimenti FT.

Financial Times Advisor per la società di consulenza FT Strategies, da lei co-creata con il dipartimento data. Ha creato il primo e unico programma di innovazione digitale per testate italiane, in italiano, prima collaborazione tra media italiani e FT.

Nella lista Forbes under 30 (2021), vince il 30 under 30 International News and Media Association (INMA) Award e lo Europe Grand Prize Winner 2020. È la prima cittadina italiana ad averlo mai ricevuto. Ora siede nel consiglio di amministrazione di INMA Europe. Ha anche vinto il premio Italia Giovane 2020 come eccellenza italiana nel mondo. Nel 2019 entra nella Digiday Future Leaders list e nel 2016 è stata premiata come Migliore imprenditrice italiana under 25.

CEO e fondatrice di GoodSaints, una start-up sostenibile del commercio equo e solidale di palo santo. Fondata durante la pandemia per offrire prodotti naturali di supporto per lavoratori e non durante lo smart working. GoodSaints combina il prodotto naturale dell’Ecuador con il packaging e design italiano: il tutto assemblato e distribuito da Londra verso il mondo. Fondatrice nel 2012 del magazine culturale Revolart (1 milione di lettori mensili, 80 corrispondenti) e della realtà BolognadaSballo, che offre esperienze turistico-culturali con il walkman. Reporter freelance per La Stampa appena diciottenne, in uscita il suo primo libro “Dreamers who do: intrapreneurship and the future of the news”

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