Moni Ovadia

In questo audio il prezioso incontro con Moni Ovadia attore, produttore teatrale, cantante, compositore, scrittore. L’intervista con Moni Ovadia nata per Parallelo42 06 collection, è nel podcast Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it

Moni Ovadia ci racconta della sua idea di divino che può solo essere cercato e mai trovato. Non può esserci religione nell’etica che deve essere laica per salvaguardare la democrazia. Oggi è tutto espresso solo in termini economici. L’idea del nazionalismo è totalmente estraneo all’ebraismo, che promuove invece l’essere sempre presenti come stranieri fra gli stranieri. Stella polare dell’umanità devono restare equità sociale e centralità dell’uomo.

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BREVE NOTA BIOGRAFICA
Moni Ovadia nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita. Dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua carriera d’artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi. Filo conduttore della sua vastissima produzione teatrale, discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il “vagabondaggio culturale e reale” proprio del popolo ebraico. Ovadia è memoria e interprete per il futuro, di lingue e suoni ereditati da una cultura che le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare.

Di straordinaria creatività e grande produttività, è anche compositore musicale autore di una inedita forma di concerto teatrale. È voce narrante e regista di opere liriche alla Scala di Milano e al Teatro Petruzzelli di Bari. Il cinema lo vede coprotagonista nel film “Caro Diario” di Nanni Moretti, e nel cast “Welcome to freedom” di Roberto Faenza. I suoi spettacoli sono anche registrati per la RAI, ed ottiene gande successo radiofonico come conduttore di “Note spettinate” RAI2. Molti libri di successo, DVD e CD pubblicati lungo tuta la carriera.

Nel 1972 fonda e dirige il “Gruppo Folk Internazionale” che nel 1978 diventa “Ensemble Hovadià”. L’attività teatrale vera e propria inizia nel 1984, prima in collaborazione con artisti della scena internazionale, come Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti. Straordinario intrattenitore, oratore e umorista, evolve via via le proprie produzioni come ideatore, regista, attore e capocomico di un “teatro musicale” assolutamente peculiare. Negli anni ’90 fonda TheatreOrchestra e produce lo spettacolo “Golem” in collaborazione con Daniele Abbado, che riscuote successo a Milano, Roma, Berlino, Parigi, New York.

Nel 1993 nasce lo spettacolo di cabaret “Oylem Goylem” che gli conferisce grande successo di critica e di pubblico. Prosegue una ricchissima produzione teatrale di cui ricordiamo: debutta con “il Banchiere errante” spettacolo semiserio sul denaro (2001); “Es Iz Amerike” (2005). Ed ancora: “La bella utopia” 2007; “Shylock il Mercante di Venezia in prova” 2009. “Cantata greca: Delphi e sonata al chiaro di luna. Due poemi di Yianni Ritsos” 2012. “Adesso Odesa” e Benvenuti nel Ghetto” del 2013; “Doppio fronte” 2014; “le Supplici” 2015.

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