Parallelo42_08 Pensiero con testi e opere di autori straordinari: Achille Bonito Oliva, Oscar Niemeyer, Massimiliano Fuksas, Mario Botta, Jan Fabre, Giacinto Di Pietrantonio, Mimmo Paladino, Sergio Givone. GUARDA IL VIDEO!!
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Parallelo42_08 Pensiero alcune immagini ed estratti delle interviste. EVENTI CORRELATI | ABO E L’Architettura | Quijote tra sogno e realtà | proiezioni del film Qujiote in diverse location | Mimmo Paladino Sergio Givone podcast |
ABO e l’Archietttura Achille Bonito Oliva – Oscar Niemeyer – Massimiliano Fuksas – Mario Botta – Fulvio Irace
Oscar Niemeyer: ho già parlato del rapporto tra l’architettura e la natura. Di come l’ho concepita osservando la natura piana, l’orizzonte infinito di Brasilia. Adesso preferisco trattare dello spazio nell’architettura; non solo dello spazio che la racchiude, ma di quello che l’architetto crea nell’elaborare un progetto. è un compito così importante che nel disegnare due edifici, il progettista deve per prima cosa definire lo spazio esistente tra di essi. […]
TRA PENSIERO E AZIONE Jan Fabre – Giacinto Di Pietrantonio
Jan Fabre: per quanto mi riguarda, prima di tutto la metamorfosi, anche come artista, comporta uno stato di movimento, uno stato di cambiamento. Quindi ciò implica come ho già detto una scelta sistematica per la ricerca e la sperimentazione. In secondo luogo, comporta anche una sorta di consapevolezza; quando ad esempio si compara un angelo ad un essere umano, l’angelo è inalterabile, perfetto, non colpevole, statico, mentre l’essere umano è in movimento, colpevole, volubile. Quindi noi umani siamo l’esatto opposto degli angeli.[…]
QUIJOTE Mimmo Paladino – Sergio Givone
Mimmo Paladino: ma certo io sono convinto di questo, nella prospettiva di Paolo Uccello, nel rigore di Piero Della Francesca, c’è lo stesso drammatico percorso di Caravaggio, benché siano mondi e modi completamente diversi, il percorso di chi costruisce un’immagine non può non essere lo stesso, ma questo a cominciare dai segni degli indios di Lévi Strauss. Allora la cosa che mi interessa è questa necessità dell’uomo, artista o non artista che sia, di esprimersi attraverso un segno, rimandando poi all’esperienza e alla capacità di ciascuno di organizzarlo in modo più o meno espressivo, narrativo, sintetico. Don Chisciotte è la metafora dell’artista proprio per la sua capacità di organizzare uno spazio intorno alla sua idea iniziale. […]
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